martedì 14 febbraio 2012

I'm back - La top three

Scusate tutto. Se c'è una cosa che odio è non dare continuità ad un progetto ma non ho "tempo mentale" per stare dietro al blog, nel senso che coi nuovi orari dell'esposizione (martedì/venerdì 15-20, sabato/domenica 10-20) praticamente lavoro sette giorni su sette (perchè al lunedì cantieri e case si fanno lo stesso e sabato e domenica un'occhiata - eufemismo - in esposizione la debbo buttare lo stesso), debbo fare lavori non miei (burocrazia, fortunatamente riesco a farlo a casa, tra le mie cose), ecc...e quindi non ho voglia, una volta staccata la spina, di rimettermi a parlare di lavoro. Fatta questa premessa, passiamo alle cose vere.

Top three dell'ultimo mese e mezzo

Alla numero tre

- Metà gennaio: sono in cucina a installare un forno a gas, quando la simpatica padrona di casa mi chiede se è un problema far partire la lavastoviglie. Ovviamente no. Mentre la sta facendo partire le dico, così, senza altre pretese, che è meglio non mettere l'aceto al posto del brillantante, perchè col tempo rischia di danneggiarla. Finisco l'operazione, tanti saluti, buone cose. Mercoledì scorso mi si presenta in esposizione, con la seguente accusa: "Lei mi ha rotto la lavastoviglie!". Ovviamente non mi ricordavo una sega, mi ricostruisce la situazione e conclude il delirio: "Finchè ho messo l'aceto nessun problema, è bastato un mese di brillantante per distruggermela". Una logica talmente stringente che Aristotele pare si sia accorto di aver scritto solo e soltanto cumuli di cazzate. Fortunatamente non mi piglia a noci ma se ne va, sconsolata, forse perchè non ho aperto bocca, estasiato dagli abissi della mente umana.

Alla numero due

- Installazione di un impianto di trattamento acqua con resine a scambio ionico (serve per abbassare la durezza dell'acqua ed evitare la formazione di calcare). L'impianto fa il suo lavoro alla grande ma ha un grande difetto: è ingombrante. Siccome conosco i miei polli lo dico alla signora: è convinta. La porto in esposizione e glielo mostro: è convinta. Arrivo a casa sua (non esattamente la strada dell'orto: sono 30 km): "qui no!", "qui no!", "qui no!". "Lo mettiamo lì?" - "E io i detersivi dove li metto?". Devo aver fatto una faccia bruttissima perchè mi riguarda e mi dice: "Va bene, non la faccio tribolare oltre".

Alla numero uno

- Ieri mattina mi telefona un cliente, incazzato come una biscia perchè aveva appuntamento con due miei colleghi (schiavi?) alle 8 e alle 9 non si erano ancora presentati. Richiamo i due, che mi dicono: "Ma se è un'ora che andiamo avanti e indietro come due coglioni, chiediamo a tutti se conoscono 'sto scemo e nessuno ci sa rispondere. Dammi il numero che ho lasciato in magazzino l'agendina con la rubrica, che lo chiamo io!". Quello che segue non lo so, lo posso immaginare. So solo che tra Montichiari e Moncalieri ci sono 240 km di autostrada, anche se Viale Europa esiste in tutte e due le cittadine. Morte, morte, morte ai navigatori e a chi, in una ridiezione tricolore di "Scemo & + scemo", fa all'altro "Mon, mon, sìsì, è quello: Moncalieri, Viale Europa".

Ora capite perchè stamattina, dopo aver pigliato l'etto di liquirizie solito, ho guardato la nuova barista (assunta ieri, quindi timida e impacciata) con occhi di fuoco e le ho detto "Dammi una borsa di soldi", al posto che "Una barca di soldi", noto Gratta&Vinci. Lei mi ha squadrato con la faccia del terrore, anche perchè erano le 6 e spiccioli e in tutto il bar c'eravamo solo io e lei. Riavutomi della cazzata, mi sono ricomposto, ho capito la chicca che mi era appena uscita dalla bocca e, scusandomi, le ho detto che "Sono un po' stanchino". Poi mi sono ripromesso di scrivere questo post.

P.S.
Ma che data e ora sono? Bah...